A quasi tre anni dalla prima pubblicazione, “Powerfull” ritorna sotto mentite spoglie. Nuovi autori, nuovo titolo, ma con una copertina che ricorda molto la precedente edizione.
Per chi ha letto la prima versione, il contenuto rimane quasi lo stesso, le regole di Netflix son sempre le solite descritte accuratamente da Patty McCord nel 2018.
Mentre di nuovo si indaga maggiormente su cosa serve per creare una vera cultura “globale”, facendo tesoro su cosa si è imparato durante l’internalizzazione di Netflix negli ultimi anni. Oggi l’azienda opera in oltre 190 nazioni diverse ed ha imparato a decifrare velocemente cosa serve per operare localmente con una filosofia globale.
La mia parte preferita rimane sempre quella descritta nel “vecchio testamento”; in particolare sono proprio i capitoli dove si enfatizza l’importanza di trattare i propri dipendenti come persone adulte e responsabili, applicando una sorta di evoluto “Principio di Sussidiarietà” nella gestione dell’organizzazione.
Tutti i dipendenti ricevono la fiducia per prendere autonomamente decisioni su cosa è nell’interesse della compagnia fare, e queste decisioni vengono prese dai dipendenti il più’ vicino possibile alle problematiche affrontate.
Per ottenere ciò bisogna esser disposti a delegare senza troppa paura: I dipendenti devono ricevere vero potere decisionale, libertà d’azione e soprattutto una valanga di informazioni per supportare le loro quotidiane decisioni.
Nel libro viene descritto come in cambio di questa fiducia emergerà un forte condiviso senso di: responsabilità’, eccellenza, e autogestione; portando i dipendenti a scoprire e risolvere i problemi pro-attivamente, senza bisogno di un capo che gli dica cosa fare. E di conseguenza anche la figura del manager – senza il fardello di dover controllare – può elevarsi a vero leader con il compito di ispirare il proprio team.
Titolo : No Rules Rules – Netflix and the culture of Reinventation
Autore : Reed Hastings & Erin Meyer
Data di pubblicazione : Settembre 2020
Buona lettura