Il libro Time, Talent, Energy parte dal presupposto che oggigiorno il capitale non è più una risorsa scarsa, tra fondi pronti a investire e allentamento quantitativo delle banche centrali: oggi accedere al capitale è semplice e non costituisce più un fattore di vantaggio competitivo per le aziende.
Secondo gli autori, le risorse veramente scarse all’interno delle aziende sono il Tempo, i Talenti e l’Energia.
La prima parte del libro è focalizzata sulla corretta gestione del tempo; viene enfatizzato come in molte organizzazioni al tempo non si dà importanza e non viene nemmeno considerato come qualcosa da gestire. Ci si riempiono le giornate di call, meeting, spesso lasciando poco spazio per operazioni ad alto valore aggiunto.
Organizations can realize tremendous time savings by investing their time as carefully as they invest their money.
Nel libro si descrivono diverse pratiche: dal creare dei veri e propri budget del tempo, fino a scrivere policy su come gestire le e-mail aziendali. Si pone molta enfasi su come i leader dovrebbero gestire le riunioni incentivando la produttività e tagliando le cose inutili.
Molta enfasi viene posta sul “sistema operativo” aziendale, che è centrale per far crescere la produttività riducendo la burocrazia che il libro definisce “organizational drag”. Il concetto di drag è descritto precisamente come un pericoloso veleno all’interno dell’azienda, ed è il risultato che scaturisce da tre principali fattori: 1) abbondanza di compiti inutili; 2) responsabilità non chiare; 3) inutili complessità di processo.
I leader aziendali devono attivarsi per ridurre l’organizational drag comprendendo il sistema operativo nel quale si trovano e adoperandosi per ridurre i nodi inutili che contiene, semplificare inutili sistemi piramidali, e facilitare l’esecuzione delle decisioni prese.
La seconda parte del libro è focalizzata unicamente sui Talenti. Il libro illustra come aumentare la produttività con un buon sistema operativo e spiega che gestire in maniera efficiente il tempo non è abbastanza per raggiungere il pieno potenziale dell’azienda: bisogna essere anche in grado di attrarre, ritenere e impiegare ottimi talenti.
Un concetto importante è che le aziende più produttive non hanno per forza un maggior numero di ottimi talenti rispetto a quelle meno produttive; tuttavia queste sanno come impiegare i talenti in maniera più efficiente abilitandoli sempre a fare la vera differenza.
Per finire, la terza parte approfondisce il concetto di energia, altra risorsa scarsa nelle aziende di tutto il mondo. Se gestire bene tempo e talenti può veramente incrementare le performance delle aziende, l’energia dell’organizzazione è un altro elemento significativo per la produttività.
Questa è una risorsa difficile da coltivare e il prezzo del “disengagement” è molto più alto di quello che normalmente si pensa. 1) Implementare una dimensione umana; 2) bilanciare correttamente l’autonomia dei dipendenti con i bisogni organizzativi; 3) sviluppare i leader che sanno ottenere i risultati e ispirare la gente: sono questi i fattori determinanti per costruire una cultura vincente che fornisce un vantaggio competitivo, ed è la chiave per attrarre nuovi potenziali top talent.
I leader devono quindi stabilire obiettivi importanti, dimostrando di sapere padroneggiare valori come integrità, responsabilità e agilità, e con questi di saper rinforzare le unicità della propria missione aziendale.
The biggest breakthroughs in organizational energy happen when employees feel not just engaged but inspired by their roles and organizations
Indubbiamente questo è un buon libro che si sta veramente diffondendo sulle mensole di molti manager, e non solo perché è giallo.
Ci avete fatto caso che da quando Laszlo Block ha scritto Work Rules con la copertina gialla, tutti i libri di people management sono diventati gialli?